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  L'Alta Valle Staffora, in provincia di Pavia è la punta dell’Oltrepò, ben incuneata tra Emilia, Piemonte e Liguria, è la parte più settentrionale dell’Appennino Ligure; un insieme di alte colline che evolvono in catene montuose, dalle cui vette è possibile ammirare il Golfo di Genova e indovinare la brezza marina.

  Il paesaggio è un insieme di boschi di faggi e lecceti, prati e pascoli, pareti scoscese di rocce tagliate da corsi d’acqua gelidi. L’ ambiente montano che scende delicatamente lungo i declivi accompagnando lo Staffora, il principale corso d’acqua della zona, fino a Voghera è un immenso bacino di ricchezze naturali, risorse e opportunità. La varietà del paesaggio è arricchita dalla disposizione degli insediamenti urbani: piccoli abitati e spesso piccolissimi nuclei, tipicamente collocati su crinali, in cui prevale l’architettura rustica tradizionale in pietra, originaria collocazione degli antichi borghi medioevali, effigi della storia illustre di questi luoghi, terra di scambi di merci preziose come, allora, era il sale.

  Dal punto di vista ecologico le caratteristiche del territorio, collinare e submontano nel contempo, sono quelle tipiche dell’ambiente appenninico. L'Alta Valle Staffora  comprende gli ambienti ripariali dell’omonimo torrente che la attraversa, corsi d’acqua minori, boschi di latifoglie, di conifere, diverse radure, arbusteti, coltivi e una buona componente prativa. La ricchezza di habitat, e conseguentemente di specie faunistiche, fanno di questa una zona dall’indubbio valore naturalistico.

 

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